50 Anni di Consacrazione Sacerdotale: qualche ricordo, P. Celestino Camuffo

"Ci sono segni di vocazione", mi diceva li buon P. Cosmo...

FOTO - P. Celestino Camuffo (centro), P. Gigi Pennacchi (sinistra) e P. Luigi Bellin (destra). (2016)
FOTO - P. Celestino Camuffo (centro), P. Gigi Pennacchi (sinistra) e P. Luigi Bellin (destra). (2016)

“Ci sono segni di vocazione”, mi diceva li buon P. Cosmo, confessore abituale alla S. Messa tutte le Domeniche. Ai Cavanis la presenza era obbligatoria per tutti gli alunni del Centro di formazione Professionale di Chioggia.

A me però di studiare non andava , preferivo sporcarmi le mani con la calce e il cemento , scaraventare sui mattoni della chiesetta, dedicata a Maria Immacolata, quintali di intonaco. Una pagella di quinta elementare piena”di solo sei’, un dieci solo in condotta, non indicava proprio la stoffa di un genio. E così …muratore… Al terzo anno c’era stata una visita a Chioggia di un P. Cavanis che in oratorio, guardandoci tutti negli occhi, affermava che in mezzo a noi c’era seni’ altro un vocazionato che però resisteva a manifestarsi, che si negava al Signore che lo voleva Sacerdote ed Educatore.

“Si, pensavo io, se mi vuole prete,(ero già scapato a una proposta di una zia, disposta a pagarmi gli studi del Seminario), se mi vuoi prete me lo faccia sapere chiaramente”.

Ora toccava a Dio parlare e ha parlato. Non spiegherò il come, resta mio. La benedizione del Vescovo Mons. Piasentini prima di partire per il seminario di Possagno era un segno di benevolenza, era un vescovo Cavanis e il seminario Lui lo conosceva bene. Ho frequentato le medie, come un capo, avevo due anni in più dei compagni, studiavo per farmi onore, avevo promesso a mio padre che non gli avrei fatto fare brutta figura: 14 anni, una sola scelta e per tutta vita.

Essendo runico maschio della mia famiglia, lasciavo a mio padre il compito di portare il pane per la madre e le cinque sorelle. Avevamo una barca che faceva acqua ,vecchia, senza rimedio. Così, prima il seminario di Possagno, poi Venezia poi Roma. Gli anni di teologia passati con grandi attese sotto l’ombra del Concilio Ecumenico Vaticano secondo. Roma vissuta come un mercato di idee, di esperienze e intanto vedevo i primi Padri Cavanis partire in missione per il Brasile.

Sboccia un desiderio “Andrò anch’io in Brasile”. Anzi, mi chiedo, perché non partire subito e finire i la teologia e intanto mi inculturizzo brasiliano? La lettera di disponibilità parte subito ma viene accolta solo in parzialmente dal superiori: prima finire gli studi in Italia poi potrai partire. Pochi giorni prima dell’ordinazione Il mio partimi ha chiesto: “Perché mi fai questo? “Prima mi chiedi di farti Sacerdote, lasciando a me solo il lavoro e la fatica di portare avanti la famiglia e adesso, appena Sacerdote, vuoi andare in Brasile! Non ti sembra che potresti aspettare per lo meno che i tuoi genitori muoiono — Cosa speri di trovare lì? La mia rispostaccia meritava come minimo un ceffone: “Papa non vorrai che cominci oggi stesso a pregare, perché il Signore vi chiami presto e io sia libero di fare la sua volontà?” Mi aspettavo il meritato, ma lui abbassò la testa. Capiva che avendomi donato al Signore il giorno che mi aveva permesso di entrare in seminario, ora non ero più suo. Il Brasile mi accolse a braccia aperte; Sulla nave che partiva da Genova io cantavo; “Mamma mia danni 100 lire che in America voglio andar…” Dalla banchina ho salutato la mamma, povera donna, non la ho più vista. Ho seppellito mio padre, aspettava che tornassi. E morto il giorno prima del mio arrivo: sapeva che per un figlio è troppo duro vedere un padre morire. Da bambino non vedevo che lui, la barca il mare. Da adulto sono stato duro con lui, chissà, forse perché lui era stato troppo tenero con me. Mamma, papà, genitori che mi avete arricchito con il vostro “sì” e avete ottenuto da Dio per me 50 anni di sacerdozio: Grazie.

P. Celestino Camuffo, CSCh


Nel mese di marzo ricordiamo anche l’anniversario di sacerdozio di due altri confratelli della nostra Delegazione: P. Piero Fietta (22/03) e P. Ottavio Chinello (27/03)

P. Pietro ha celebrato 46 anni di Consacrazione Sacerdotale e P. Ottavio il suo 50°.

Il Signore, che li ha chiamati ed inviati, continui a sostenerli e a perfezionare in loro, l’opera da Lui iniziata. E nell’affetto e vicinanza dei confratelli e del popolo di Dio a cui servono con tanto amore e dedizione, trovino e tanta gioia.

P. Ottavio Chinello.
P. Ottavio Chinello.
P. Piero Fietta, CSCh.
P. Pietro Fietta, CSCh.
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