Kinshasa: le bottiglie di plastica e il rischio ecologico

...una grande responsabilità nel pensare quanto prima al sistema della raccolta.

Foto - https://www.pexels.com/ - Ad uso gratuito
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Oggi quando si gira per la Capitale congolese, ovunque si vedono ragazzi che vendono acqua, succo, …in bottiglie di plastica. La grande domanda: «Dove vanno a finire queste bottiglie da quando non abbiamo più la raccolta pubblica dei rifiuti?»

Per trovare una risposta alla nostra domanda, basta andare nei piccoli fiumi e vedere che sono tutti pieni di bottiglie!

Come sappiamo la Repubblica Democratica del Congo è un paese tropicale: durante otto mesi all’anno la temperatura varia tra 27°/33°C, anche se con qualche pioggia.

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È normale che la gente abbia più sete, ma nel momento in cui non sappiamo come gestire i rifiuti, particolarmente la plastica, il rischio ecologico è davvero grande; la popolazione paga un caro prezzo perché quando piove occorrono le immancabili inondazioni.

Ed è qui che risuona più forte l’appello del Papa nella LAUDATO SÌ (2015) sulla questione della cura della casa comune (e anche sulla gestione dei rifiuti): «C’è da considerare anche l’inquinamento prodotto dai rifiuti, compresi quelli pericolosi presenti in diversi ambienti. Si producono centinaia di milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, molti dei quali non biodegradabili…».

Quindi le nostre Autorità hanno una grande responsabilità nel pensare quanto prima al sistema della raccolta differenziata e nel creare industrie per il riciclaggio. Speriamo questo accada presto, anzi, con urgenza. 

Daniel Mossoko, religioso Cavanis 

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