Momenti di vita della Delegazione Cavanis in Congo

Minstero del Lettorato tre dei nostri Studenti (Herman Kumbi, Bievenu Kayombo, Raymond Iswan), e al ministero dell’Accolitato il tirocinante Yannick Muteba.

Il venerdì 11 giugno, Mons. Carlos Ndaka, vescovo ausiliare di Kinshasa ha istituito al minstero del Lettorato tre dei nostri Studenti (Herman Kumbi, Bievenu Kayombo, Raymond Iswan), e al ministero dell’Accolitato il tirocinante Yannick Muteba. Alla celebrazione erano presenti anche i loro famigliari. E durante la sua predicazione, il Vescovo ha ripreso il discorso dell’Udienza del Papa ai Seminaristi, del giovedì 10 giugno, dove il Santo Padre ha presentato di nuovo la figura di San Giuseppe a cui è dedicato quest’anno.

San Giuseppe è stato un uomo semplice e docile e ha trasmesso queste due virtù al figlio Gesù. Così anche gli Studenti e i Religiosi devono essere docili alla volontà di Dio che tante volte si manifesta anche attraverso i Formatori che cercano di indicare loro la buona e vera strada per arrivare alla consacrazione definitiva e al Sacerdozio. 

In secondo punto della sua omilia Monsignor Carlos ha insistito sul verbo slegare; ricordando che, per essere o diventare buoni Religiosi, dobbiamo essere capaci di slegarci: dai nostri pensieri, dalle nostre personali decisioni e soprattutto dai beni materiali. Chi si attacca a questi non è ancora pronto per la Missione. Per finire: ha ribadito che il Ministero ricevuto è per servire la Comunità e il Popolo di Dio.  

Grazie padre Elias!

Dopo undici anni in Congo, avremmo tanto da dire; vogliamo riassumere le nostre parole, i nostri sentimenti dicendoti «GRAZIE» perché sei diventato un congolese «MUNDELE». Grazie per la tua inculturazione. 

Il Congo è stato la tua prima missione e nel tuo vivere quotidiano hai mostrato piena disponibilità di essere e lavorare per il bene del Congo. Come sappiamo tra le sfide culturali che il missionario affronta c’è la lingua e il cibo. Per quello che riguarda la lingua, nella Republica Democratica del Congo abbiamo quattro lingue nazionali (Lingala, Kinkongo, Swahili, Tshiluba) e quella che si parla in tutto il Paese è il Lingala. Una lingua non tanto facile da imparare, perché quella che si insegna a scuola non è la stessa che si parla poi in città. Ti sei sforzato di imparare.

Grazie per averci insegnato tante belle cose della cultura brasiliana (liturgia, cibo, tradizioni, ecc). Nelle celebrazioni eucaristiche, la gente ammirava il tuo modo di partecipare attivamente alla Liturgia; anche se non comprendevi proprio tutte le parole, si vedeva la tua disponibilità esteriore di pregare insieme al popolo. Eri amico di tutti i Sacerdoti, venditori, alunni; dovunque andavi illuminavi con il tuo sorriso.

La Delegazione del Congo/Mozambico è grata per il lavoro che hai fatto, come Formatore ed anche come Educatore. Lasci la Delegazione tra le mani di Padre Emmanuel Kifuti Kiese uno dei tuoi formandi: gli auguriamo un buon servizio come primo Congolese Superiore delegato.  

Religioso Daniel Mossoko Mambongo, CSCh

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