PALINGESI

Dio si alza nella assemblea divina, giudica in mezzo agli dei (Sal 82,1).

PALINGESI.
PALINGESI.

Anche la Genesi è una palingenesi, Yhawè si trova in un pantheon a giudicare, pur tra gli altri dei, è il più potente in quanto unico, unico progetto di vita per il suo popolo. La rigenerazione dell’uomo-adamo appare la realizzazione di un progetto di vita idoneo a vivere sulla terra-adamà, una terra che è fertile ambiente idoneo a ospitare questo uomo nuovo. 

Noi sappiamo dire molte menzogne simili al vero.
Ma sappiamo anche, quando vogliamo, il vero cantare (Teogonia, 27).

Anche Esiodo faceva dire il vero alle Muse eliconie sotto forma di una generazione degli dei, che era una rigenerazione dalla precedente tremenda stirpe di Chronos; la verità, di cui erano portatori gli dei olimpici si rivelava all’uomo sotto la forma dei valori autentici della vita, in alternativa alla nichilistica distruzione dei suo stessi figli, che continuamente operava Chronos. 

Lo stesso Cristo si pone come nuovo Adamo e tutta la storia dell’Occidente si dipana attraverso un fecondo confronto con la storia. 

Ma soprattutto l’arte e le forme dell’intuizione tendono possibile una apertura del senso dell’essere si presentano come evento originario in cui si coglie l’infinito nel finito ed in cui la tradizione si fa ricerca. 

Sono le parole del postmoderno, pur nato come critica alle ideologie, che tendono a negare e interrompere questa catena, fanno tabula rasa del passato e negano la possibilità delle grandi storie. Le grandi storie sono possibile perché la storia è sempre dialogica, memoria dei popoli, come diceva Erodoto. 

Questa mostra, che apre dopo un lungo periodo di impedimento degli eventi culturali, vuole essere una scommessa sulla ripesa delle capacità umane di relazione ed una scommessa su una coscienza ermeneutica che fa apparire il reale sotto la forma del dialogo con i grani modelli del passato sempre presenti nella memoria. 

Andrea Valleri

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