Per l’amore non esiste distanziamento

Come educatori Cavanis, non dobbiamo perdere la speranza di incontrare sempre nuovi cammini per educare la mente e il cuore dei ragazzi...

Alla fine del 2019 alla Casa da Criança e do Adolescente Pe. Livio Donati avevamo fatto la programmazione per il 2020, ma la pandemia ci ha obbligati già nel mese di marzo, con la chiusura física della Casa, a cambiare tutti i nostri programmi e anche questo anno 2021, per ora, non é diverso.

Per non perdere il contatto con i 190 ragazzi, adolescenti e giovani abbiamo chiesto aiuto anzitutto alla tecnologia utilizzando le reti sociali e i diversi applicativi. Abbiamo creato il gruppo della Casa e gli educatori ogni giorno inviano via wathsapp materiale e attivitá educative da svolgere, come pure la realizzazione di tombole e altri giochi virtuali, ma con premi reali per i vincitori. Per quelli invece che non hanno acesso a internet, abbiamo stampato una serie di attivitá per essere ritirate una volta al mese e realizzate con la propria famiglia.

Una volta al mese, tutti sono invitati a venire alla Casa, rispettando tutta una serie di protocolli sanitari, per ritirare una cesta di alimenti, regali che arrivano da varie ditte o persone, (il virus sembra avere aumentato la generositá!!!), materiale scolastico e dolci come per Natale e Pasqua. Tutto per non perdere il contatto con i ragazzi.

Abbiamo ridipinto con colori vivaci la Casa e la palestra, risistemato il parco giochi, inserite nuove attivitá come i sentieri interattivi, tutto per potere accogliere di nuovo i ragazzi. Ecco allora le due prioritá: non perdere il contatto e prepararci al nuovo che ci aspetta.

Non perdere il contatto

gli incontri mensili, le visite dell´assistente sociale sulla porta di casa dei ragazzi, le telefonate quasi settimanali per chiedere come stanno, il saluto quando li incontriamo per strada: tutto serve per dire ai ragazzi che siamo loro vicini e che li aspettiamo con gioia per continuare il cammino.

Il nuovo normale

certamente troveremo i ragazzi profondamente trasformati e differenti e sará necessario riprendere tutto un lavoro di educazione e formazione interrotto.

In Ortigueira, ma penso nel Brasile intero e forse anche in Italia, i ragazzi che non hanno scuola da marzo dell’anno scorso, sono stati promossi, ma non sanno leggere e scrivere, specialmente quelli dei primi anni di scuola; non sanno piú cosa significhi sfogliare un libro, fare le ricerche, trovare le soluzioni dei problemi perché le risposte le trovano giá pronte in internet; non sanno piú cosa significhi alzarsi presto al mattino, andare a scuola con il bus scolastico o a piedi, abituati a assistere alle lezioni sdraiati sul letto e col cellulare nella mano. 

In Ortigueira sono aumentati i casi di violenza sui minori, costretti tutto il giorno in casa con genitori molte volte esauriti e stressati perché non sono abituati ai figli. Sono aumentate le gravidanze tra le adolescenti. Sono aumentati i suicidi tra gli adolescenti e gli adulti. E tante altre cose che sembravano superate. Questo sará il nuovo normale che incontreremo. Ma come educatori Cavanis, non dobbiamo perdere la speranza di incontrare sempre nuovi cammini per educare la mente e il cuore dei ragazzi perché é da loro che viene la certeza di un futuro migliore. 

Padre Mario Valcamonica, CSCh

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