Giubileo del mondo educativo: formare testa, cuore e mani

Una riflessione sul carisma educativo Cavanis nel contesto del Giubileo del Mondo Educativo.

Gratitudine per il Giubileo del Mondo Educativo

I religiosi della Congregazione delle Scuole di Carità, ringraziano papa Francesco e papa Leone per il Giubileo del Mondo Educativo. Nella vita dei padri Antonio e Marco Cavanis, la passione educativa, vissuta per cinquant’anni nella scuola e nella formazione religiosa dei ragazzi della Congregazione Mariana, è una lunga storia d’amore, “Ci unisca la scambievole carità…ci guidi l’amore alla gioventù”; “Eccitare e accendere sempre più una particolare tenerezza verso la gioventù”.

Un patrimonio di amore, sapere e libertà

Hanno trasmesso ai giovani un tesoro, un patrimonio di sapere e sapienza, senza mai condizionarli, mossi solo dalla passione di trasmettere amore e gioia, si sono esposti alle critiche dei benpensanti, si sono messi in gioco, per creare forme originali di ricerca della verità e del bene. “L’educazione è una delle espressioni più alte della carità cristiana”.

L’educazione come nascita continua

Il mondo dei giovani ha bisogno di questa vera educazione alla speranza di frutto, sotto lo sguardo amoroso e vigilante, pieno di sollecitudine, pazienza e fiducia degli educatori. Essi sono come la levatrice che fa nascere nuove creature. Ogni essere umano è incompiuto, è un homo viator, la sua nascita non avviene una sola volta. Per divenire quelli che siamo abbiamo bisogno dell’educazione, così si realizza quella promessa di umanità che è latente in ogni essere umano.

L’educatore come alleato dell’essere umano

L’educazione è molto più di una professione: è un’alleanza con l’essere umano. L’educatore è “uno specialista dell’avventura interiore”, in grado di comprendere nel profondo le tensioni e le inquietudini dei ragazzi, rispettando la loro libertà e aspettando il loro consenso, sono decisivi nella relazione educativa.

La libertà come incontro con adulti credibili

I ragazzi apprendono la vera libertà quando capiscono di trovarsi di fronte a adulti credibili e allora danno il loro consenso. E non solo nella scuola, il discorso educativo sulla libertà e il consenso dovrebbe essere di tutti anche e soprattutto dei genitori.

Newman, modello di educatore e guida spirituale

Accennava a questo papa Leone, quando ha proclamato il grande educatore San J.H. Newman Dottore della Chiesa, per la sua attenzione appassionata ai giovani e ai poveri. La sua imponente statura culturale e spirituale servirà “d’ispirazione a nuove generazioni dal cuore assetato d’infinito”.

La sofferenza dei giovani e il dovere della fraternità

Nella gioia condivisa sentiamo ancora più forte e doloroso il contrasto con i drammi che bambini e giovani stanno soffrendo a causa delle ingiustizie e delle guerre, che richiamano ciascuno al “dovere di essere costruttori di fraternità nel processo educativo, è possibile vivere appassionatamente in mezzo alla complessità del presente”, e “risplendere come astri nel mondo” (Fil 2,15).

Non lasciarsi vincere dal pessimismo

Le sfide attuali, a volte, possono sembrare superiori alle nostre possibilità di educatori Cavanis, ma non è così. Non permettiamo al pessimismo di sconfiggerci. La risposta del nuovo Dottore della Chiesa è in uno dei suoi testi più noti, l’inno Lead, kindly light (Guidami, luce gentile).

La Luce Gentile che guida il cammino educativo

“In quella bellissima preghiera, ci accorgiamo di essere lontani da casa, di avere i piedi vacillanti, di non riuscire a decifrare con chiarezza l’orizzonte”. Ma niente di tutto questo ci blocca, perché abbiamo trovato la Guida: “Guidami Tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi!”.
É compito dell’educazione offrire questa “Luce Gentile” a “coloro che altrimenti potrebbero rimanere imprigionati dalle ombre particolarmente insidiose del pessimismo e della paura”.

Educare alla speranza che illumina

Per questo, disarmiamo le false ragioni della rassegnazione e dell’impotenza, e facciamo circolare nel mondo contemporaneo le grandi ragioni della speranza di frutto, ”contempliamo e indichiamo costellazioni che trasmettano luce e orientamento in questo presente oscurato da tante ingiustizie e incertezze”.
Le scuole sono laboratori di profezia, dove la speranza viene vissuta e continuamente raccontata e riproposta.

La vita che si illumina nella missione

La vita s’illumina quando uno scopre dentro di sé questa verità: sono chiamato da Dio, ho una missione, la mia vita serve a qualcosa più grande di me stesso. Il contributo di ciascuno è di valore unico, e il compito delle comunità educative è di incoraggiarlo e valorizzarlo con buoni percorsi educativi, “non di individui astratti, ma di persone in carne ed ossa”.
Un’educazione che aiuti ogni giovane a brillare come stella, nella sua piena dignità e valore.

P. Diego Spadotto, CSCh

Cerca