In seguito all’allerta generale di questi giorni le peggiori previsioni si sono avverate in Mozambico e il paese è stato di nuovo colpito dall’uragano Kenneth (è classificato in categoria 4 su un massimo di 5).
È vero che Il passaggio di questo uragano ha fatto soprattutto danni materiali e la strage prevista grazie a Dio non si è vista. Ma interi paesi sono distrutti e quasi rasi al suolo. L’isola di Ibo è un esempio. Le forti raffiche di vento non ha risparmiato la città di Macomia, dove c’è la sede della missione Cavanis. I danni sono ingenti e molte sono le case rovesciate, gli alberi abbattuti, la chiesa e la casa parrocchiale scoperte e perfino la Scuola della missione non è stata risparmiata.
I padri raccontano della paura e confusione. Purtroppo, una anziana signora della città non ha avuto tempo di mettersi al riparo ed è morta. È al momento l’unica vittima fatale di cui si ha notizia. Comunque, l’intera città è stata vittima dal disastro e ci sono molte famiglie senza tetto e accolte in alloggi di fortuna.
Ora si attende la fine della pioggia perché si possa fare un bilancio dei danni ma soprattutto per iniziare la difficile e sofferta ricostruzione.
Il Vescovo di Pemba, Monsignore Luiz Fernando Lisboa, appena informato della difficile situazione della Missione e della città di Macomia ha voluto farsi presente per consolare, sostenere e tranquillizzare le persone comunicando che a Pemba, sede della Diocesi, varie Organizzazioni e persone già si erano mobilizzate per inviare soccorso.
Senz’altro non mancherà la solidarietà e anche la Procura delle Missione Cavanis conta di poter scendere a campo forte dal sostegno di tante persone di buona volontà per portare un può di conforto e sollievo alla sofferta gente di Macomia.