Educare con il cuore in mano, P. Antonio Cavanis

Nella vera “educazione”, questa cura dello studente non si realizza mai come un obbligo imposto dall'esterno, ma come un atto del tutto volontario.

È difficile pensare all’educazione senza amore. In qualunque suo significato “educare” implica la ricerca del benessere dell’altro.

Nella vera “educazione”, questa cura dello studente non si realizza mai come un obbligo imposto dall’esterno, ma come un atto del tutto volontario. P. Antonio chiama questa responsabilità, che definisce “rispondere”: chi ama, qui diremo chi educa, risponde volontariamente per la persona amata “lo studente”, facendo propri “i bisogni espressi o inespressi “di quest’ultimo. Ma, sempre attenti, non sentirsi responsabili dell’altro può facilmente cadere nella possessività o nel dominio senza coltivare la terza componente dell’amore: il rispetto.

Educare è un atto che coinvolge l’amore per colmare l’incertezza. È educare con il cuore in mano.

Jeiner Ali, CSCh
Regione andina Cavanis, Quito-Ecuador.

Juan Morales Montero / NuevoTrigo

(Español)
Educar con el Corazon en la mano, P. Antonio Cavanis

Difícil pensar en la educación sin el amor. En cualquiera de sus significados, “educar” supone una búsqueda del bienestar del otro.

En la verdadera “educación”, este cuidado del alumno no se cumple nunca como una obligación impuesta desde afuera sino como un acto completamente voluntario. P. Antonio le llama a esto responsabilidad, a la que describe como “responder por”: el que ama aquí diremos el que educa responde voluntariamente por el ser amado “el alumno”, haciendo suyas “las necesidades expresadas o no” de éste. Pero, siempre prudente, nos sentirnos responsables del otro fácilmente puede caer en posesividad o en dominación sin el cultivo del tercer componente del amor: el respeto.

Educar es un acto que implica amor para llenar lo incierto. Es educar con el corazon en la mano.

P. Jeiner Ali, CSCh
Region Andina Cavanis, Quito-Ecuador.

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