Il fine di ogni formazione religiosa è la carità

Il giovane Cavanis, che vuole seguire Cristo povero, casto, obbediente, sia aiutato, ispirandosi alla testimonianza dei Fondatori.

"I candidati siano gradualmente aiutati con amore e diligenza a esercitarsi nella vita religiosa, nell'umiltà e nella povertà evangelica..."
"I candidati siano gradualmente aiutati con amore e diligenza a esercitarsi nella vita religiosa, nell'umiltà e nella povertà evangelica..."

La Congregazione affida il giovane candidato al formatore come a una madre: “Prendi questo figlio e nutrilo per me”; il formatore deve essere quindi fervente nella carità e nella preghiera, fornito di dottrina nelle cose spirituali, prudente, fermo e amabile, in modo da offrire luce, aiuto e sostegno a coloro che gli sono affidati da Dio e che si aprono a lui nelle difficoltà, nelle incertezze e nelle tentazioni.

67/a I formatori favoriscano nei candidati la progressiva maturazione umana e cristiana. Li abituino alla conquista personale dei valori in un clima di fiducia e di responsabilità, a formare giudizi retti e ponderati sulle cose e sugli avvenimenti secondo i criteri della fede, ad approfondire la conoscenza dell’opera di Dio nelle loro anime, affinché siano in grado di fare, nella libertà, una scelta generosa del proprio stato di vita.

Fotografie: First Religious Profession of Vows and Acceptance to Noviciate – Philippine Delegation Update May 02, 2018

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