ESSERE MISSIONARIO
Cari Confratelli e laici,
Siamo nel mese di ottobre, tempo dedicato alla riflessione e all’azione missionaria, nonché a Maria, che nella sua vita incarna pienamente la dimensione di discepola missionaria di suo Figlio, Gesù Cristo.
Come Madre, Maria è sempre presente nella vita di tutti i seguaci di Cristo, indicando la via che conduce a Lui. È la discepola che ha raggiunto il grado più alto della sequela (cfr. Documento di Aparecida, n. 266) e, pertanto, ci educa nella fede, aiutandoci ad avvicinarci sempre di più a suo Figlio.
Dall’Annunciazione fino alla morte e risurrezione di Gesù, Maria è stata unita a Lui, vivendo in modo unico ed esemplare la vera esperienza dell’incontro con il Dio della vita.
Il messaggio del Papa
Il messaggio per la XCIX Giornata Missionaria Mondiale 2025, pubblicato da Papa Francesco il 25 gennaio 2025, festa della Conversione di San Paolo, ha come tema centrale la speranza.
Questo tema è pienamente in sintonia con l’Anno Giubilare che stiamo celebrando, poiché, come ricorda il Santo Padre nella Bolla Spes non confundit (9 maggio 2024), «la speranza non delude» (Rm 5,5).
Nell’Evangelii Gaudium, il Papa afferma:
“Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e il suo aiuto non ci mancherà per compiere la missione che ci affida” (Evangelii Gaudium, n. 275).
Siamo dunque chiamati a essere missionari di speranza in un mondo segnato da conflitti e violenze, affinché il bene prevalga sulla mancanza di rispetto per la vita.
La speranza – ricorda il Papa – è la forza che muove il cuore umano alla fiducia in Dio, sostenendo il coraggio di affrontare le avversità e incoraggiandoci a vivere generosamente la missione battesimale di annunciare il Vangelo ed essere sale della terra e luce del mondo (Mt 5,13-16).
“Nel cuore di ogni persona si nasconde la speranza come desiderio e attesa del bene, anche se non sappiamo cosa ci riserva il domani.”
(Spes non confundit, n. 1)
Missionari di speranza tra i popoli
Il motto scelto dal Papa per la Giornata Missionaria 2025, “Missionari di speranza tra i popoli”, richiama la vocazione di ogni battezzato: essere messaggero del Vangelo e testimone di speranza per tutte le genti (cfr Mt 28,16-20).
Sulle orme del Verbo incarnato, i discepoli imitano Cristo, che affidava tutto a Dio Padre, obbedendo con fiducia totale al suo progetto salvifico per l’umanità (cfr Ger 29,11).
Cristo è il divino Missionario della speranza, modello supremo di quanti portano avanti la missione anche nelle prove estreme (Messaggio di Papa Francesco, 25 gennaio 2025).
La missione dei cristiani
Nella sequela Christi, i cristiani sono chiamati ad annunciare la Buona Novella diventando portatori di speranza, specialmente tra i più poveri.
La missione è l’impegno a portare il messaggio evangelico a coloro che ancora non lo conoscono e a rafforzare la fede di chi è già battezzato.
“Sentiamoci ispirati a metterci in cammino sulle orme del Signore Gesù per diventare segni e messaggeri di speranza per tutti, in ogni luogo e circostanza.”
(Messaggio di Papa Francesco per la XCIX Giornata Missionaria Mondiale, 2025)
Il mandato missionario
Il diritto e il dovere di annunciare il Vangelo (cfr can. 211) appartengono a tutti i battezzati.
Il mandato missionario di Cristo (cfr Mt 28,16-20) è universale, valido in ogni tempo e luogo.
Gli Apostoli ricevono lo Spirito Santo per compiere la loro missione (cfr At 2,1-40).
La missione non è solo opera umana: è azione dello Spirito Santo.
Evangelizzare significa andare incontro, rimanere con e testimoniare il Vangelo con la vita e la parola, affinché chi non crede possa diventare discepolo di Gesù.
Lo scopo della missione
La missione mira a evangelizzare e formare la Chiesa dove non è ancora presente e a rafforzarla dove è consolidata.
Ogni discepolo ha una parte da svolgere: con la testimonianza, la catechesi, la liturgia, la predicazione.
Per noi Cavanis, questa missione si realizza in modo particolare nell’ambiente educativo.
Ogni battezzato è chiamato a rendere visibili, con la propria vita, l’amore e la misericordia di Dio, diventando sale della terra e luce del mondo (Mt 5,13-16).
La Chiesa missionaria
Il decreto Ad Gentes n. 1 afferma:
“Nella situazione attuale, la Chiesa avverte più urgente la propria vocazione di salvare e rinnovare ogni creatura, affinché tutto sia restaurato in Cristo e gli uomini costituiscano in lui una sola famiglia e un solo popolo di Dio.”
Pertanto, la Chiesa è chiamata a vivere la sua universalità, manifestando e comunicando la carità di Dio a tutti i popoli (cfr Ad Gentes, n. 10).
Maria, stella di speranza
Maria, con la sua disponibilità e apertura al progetto di Dio, è il prototipo della discepola-missionaria di speranza.
Con il suo “sì” (Lc 1,26-38), ha accolto nel grembo l’Autore della vita:
“Chi più di Maria può essere per noi stella di speranza? Lei che con il suo ‘sì’ aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo.” (Spe Salvi, n. 49)
Discepoli e missionari nel mondo
Essere discepoli-missionari significa assumere compiti per il bene dell’umanità, testimoniando l’amore del Padre con azioni concrete.
Il cristiano diventa promotore di vita e solidarietà, difendendo la dignità della persona umana.
Papa Leone XIV, nell’omelia del 5 ottobre 2025, ha ricordato che la coscienza missionaria nasce dal desiderio di portare la gioia del Vangelo a tutti, soprattutto ai sofferenti.
È lo Spirito che ci invia a continuare l’opera di Cristo, soprattutto nelle periferie del mondo segnate dall’ingiustizia e dal dolore.
Settimana Missionaria Cavanis
Il 14 settembre 2025, P. Piero Fietta ha pubblicato il testo della V Settimana Missionaria Cavanis, ricordando che siamo pellegrini di speranza.
Ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutti per il funzionamento della Nuova Casa del Noviziato in Congo e l’apertura del nuovo Seminario a Dili (Timor Est), segni di gioia e speranza per le nuove vocazioni della Congregazione.
Ha invitato tutti a celebrare intensamente la settimana missionaria e a sostenere queste nuove realtà formative, simbolo di crescita e di comunione.
Concludendo questa Lettera Circolare, in continuità con quella dedicata alle vocazioni, invito tutti a vivere pienamente la propria vocazione nella missione educativa della mente e del cuore, specialmente dei bambini e dei giovani.
Chiedo inoltre a ciascuno di organizzare, insieme alla propria comunità, un contributo economico per sostenere le nuove Case di formazione, che appartengono all’intera Congregazione e rappresentano una conquista comune.
Accogliamo questo appello con spirito di famiglia e comunione, ricordando che la missione è di tutti e per tutti.
Roma, 7 Ottobre 2025 – Memoria della Beata Vergine Maria del Rosario
PADRE ROGERIO DIESEL C.S.Ch. – PREPOSITO GENERALE