Servo di Dio venerabile P. Basilio Martinelli, dell’Istituto Cavanis

Come per i Fratelli Cavanis serve un miracolo con la sua comprovata intercessione perché arrivi alla Beatificazione.

Preghiera.
Preghiera.

Molto si parla, soprattutto in questi giorni, dell’impegno di divulgare la vita santa dei Venerabili P. Antonio e P. Marco Cavanis come modello eccellente di vita cristiana e intercessori di grazie per chi si rivolge al Signore attraverso la loro preghiera. 

Casa natale di P. Basilio Martinelli.
Casa natale di P. Basilio Martinelli.

Ma ci è doveroso ricordare che la Congregazione Cavanis ha ricevuto anche il dono di un altro Venerabile Servo di Dio, vissuto in tempi più recenti e ancora oggi ricordato con stima e ammirazione da religiosi e laici che hanno avuto la gioia di conoscerlo o convivere con lui nella scuola o nel tempo della formazione. 

Si tratta di P. Basilio Martinelli, riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa Servo di Dio. Come per i Fratelli Cavanis serve un miracolo con la sua comprovata intercessione perché arrivi alla Beatificazione. 

Foto di P. Basilio insieme ai suoi genitori.
Foto di P. Basilio insieme ai suoi genitori.

Il P. Basilio Martinelli nacque a Calceranica (TN) il 27 dicembre 1872 e morì a Possagno (TV) il 16 marzo 1962. Gli esempi della madre piissima che ogni giorno raccoglieva la famiglia in preghiera, gli lasciarono una impressione profonda. A 16 anni entrò nell’Istituto Cavanis di Venezia, dove, superate con la sua ferrea volontà le prime difficoltà degli studi, nel 1892 poté indossare l’abito religioso. Il 17 aprile 1897 venne ordinato sacerdote dal patriarca Sarto, Santo Pio X. Laureatosi a Padova nel 1902, si distinse specialmente nell’insegnamento del latino e del greco. Insegnò per più di cinquant’anni: sempre metodico, paziente, zelante.

Si dedicò al ministero del confessionale, prodigandosi con zelo instancabile per giovani, per padri e madri di famiglia, per sacerdoti e anime consacrate.

Egli ci ha lasciato molti scritti...
Egli ci ha lasciato molti scritti…

Il P. Basilio insegnò soprattutto con l’esatta osservanza della regola, con l’atteggiamento umile e raccolto, con l’amore al nascondimento, con l’abituale unione con Dio: infine con la sua immolazione silenziosa “arso dal desiderio di avere le spine e i chiodi del Signore confitti nelle sue carni”. Sul letto di morte i medici poterono scoprire questo misterioso segreto del suo corpo martoriato, con sorpresa e commozione grandissima di tutti.

Tomba di P. Basilio Martinelli CSCh a Possagno.
Tomba di P. Basilio Martinelli CSCh a Possagno.

Nel 1970 i Padri Capitolari partecipanti al Capitolo generale straordinario speciale (CGSS) firmarono una mozione per chiedere “che la Congregazione chiedesse al Vescovo di Treviso di istruire il processo informativo per la Causa di Beatificazione del confratello P. Basilio Martinelli”.

  1. Il 24 agosto 1984 il Padre Preposito Guglielmo Incerti presentò al Vescovo di Treviso Mons. Antonio Mistrorigo il libellus supplex, con i documenti richiesti, per l’apertura del Processo canonico ordinario. Il 18 Maggio 1985 nel Tempio canoviano di Possagno, affollato di gente, dopo la S. Messa concelebrata con molti sacerdoti, Mons. Mistrorigo firmò il Decreto di apertura del Processo, costituì il Tribunale ecclesiastico per l’istruttoria processuale e la Commissione storica per l’esame degli scritti del Servo di Dio Basilio Martinelli.
  2. Il Tribunale ecclesiastico iniziò il suo lavoro l’8 ottobre 1985. Furono interrogati 113 testimoni (66 Laici, 11 Religiose, 21 Padri Cavanis e 15 altri sacerdoti). L’inchiesta processuale venne chiusa a Possagno il 16 Marzo 1988, con una solenne cerimonia presieduta dal Vescovo di Treviso, alla quale parteciparono anche Mons. Alessandro Maria Gottardi, arcivescovo di Trento (diocesi natale di Padre Basilio), molti sacerdoti e tanta gente.
  3. La ricognizione della salma del Servo di Dio e la traslazione delle sue spoglie dal cimitero di Possagno alla chiesetta di San Giuseppe Calasanzio del Collegio Canova venne fatta nei giorni 28-30 settembre 1988.
  4. Tutta la documentazione dell’inchiesta fatta dal Tribunale ecclesiastico di Treviso, debitamente sigillata, venne consegnata dal Postulatore P. Gioachino Tomasi alla Congregazione delle Cause dei Santi a Roma, che rilasciò il Decreto di validità giuridica del Processo fatto in diocesi di Treviso sul Servo di Dio Basilio Martinelli. 23 marzo 1992. Si procedette quindi alla compilazione della POSITIO SUPER VIRTUTIBUS e relativa INFORMATIO, che venne curata dal Postulatore Padre Tomasi con la guida e l’aiuto del Relatore Mons. José Luis Gutiérrez.
  5. Nella Congregazione delle Cause dei Santi, il 14 luglio 2009, si tenne il Congresso speciale dei Consultori teologi, presieduto dal promotore generale della Fede, Mons. Sandro Corradini. Essi, esaminati i documenti e la Positio, hanno dato il loro parere affermativo sulle virtù teologali, cardinali e annesse praticate in grado eroico dal Servo di Dio. Anche i Cardinali e i Vescovi incaricati, che si sono riuniti in Congregazione ordinaria il 13 Aprile 2010 con il Ponente Mons. Girolamo Grillo, hanno dato il loro parere affermativo sulla vita santa e le virtù praticate del nostro Servo di Dio Basilio Martinelli. 
  6. Il primo luglio 2010 il Santo Padre Papa Benedetto XVI autorizzava la firma del Decreto sulla virtù praticate in grado eroico dal Venerabile Servo di Dio Basilio Martinelli

DAGLI SCRITTI DEL P. BASILIO MARTINELLI

Ha lasciato un ampio edificante diario spiritual: Beato chi con gli scritti e con esempi può fare del bene anche dopo la morte”. E’ quello che fa fatto il P. Basilio.

Mi faccio vittima dell’Amore infinito, che trabocca dalla SS. Trinità e che da molti e sfacciatamente rifiutata. Consumarmi d’amore, ecco il mio desiderio e dopo morto essere sempre in movimento per tenerlo acceso nel cuore degli uomini”.

“Sono al termine più o meno prossimo della mia lunga vita. Ma dopo la mia morte la Chiesa santa continua: nel mio desiderio voglio accompagnarla anch’io nelle sue gioie e nei suoi combattimenti sino alla fine dei secoli.

Quante preghiere, quante suppliche dal Paradiso, dove per la divina misericordia spero di andare”. 

Postulazione generale Cavanis

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