Visita canonica di Padre Pietro Fietta, Preposito Generale

Alla fine del aprile, è arrivato in Romania per una visita canonica il Preposito Generale.

"La preghiera della comunità trova la sua preminente esperienza nella liturgia, culmine al quale tende l'azione della Chiesa e fonte dalla quale promana tutta la sua virtù". Foto: Giorno della benedizione della Cappella Cavanis.
"La preghiera della comunità trova la sua preminente esperienza nella liturgia, culmine al quale tende l'azione della Chiesa e fonte dalla quale promana tutta la sua virtù". Foto: Giorno della benedizione della Cappella Cavanis.

Alla fine del aprile, è arrivato in Romania per una visita canonica il Preposito Generale, Padre Pietro Fietta.  Il momento centrale della visita è stata la benedizione della nuova Cappella Cavanis, luogo di culto per la Comunità dei Padri Cavanis di Pascani, svolta sabato il 28 aprile 2018. La Cappella è dedicata alla Santa Trinità e ai tutti santi, cominciando con la Santa Vergine Maria, Madre di Dio, che ha ispirato la costruzione di questa piccola chiesetta. Dobbiamo menzionare qua l’aiuto di Padre Diego Spadotto e il professore Alessandro Gatto che hanno configurato l’ambiente spirituale, collaborando in anticipo con Padre Elcio per la scelta delle icone inserite sul vetro delle finestre.

La concelebrazione è stata presieduta dal vescovo ausiliario della Diocesi di Iasi, Mons. Aurel Perca, nella presenza di 16 sacerdoti, laici parrocchiani e molti giovani, ragazzi e ragazze che stanno frequentando il Centro giovanile Cavanis e sono venuti a Pascani, proprio per partecipare a quest’evento. La cerimonia è stata ben partecipata, accompagnata di un sole generoso per un fine di aprile e un vento delicato che ti faceva invito alla meditazione. Ringraziamo a Dio per la grazia ottenuta e alla nostra Congregazione, sopratutto alla Delegazione Italia – Romania, che ha sostenuto dal inizio la realizzazione di questo progetto, molto importante per la Opera dei Padri Cavanis in Romania. Deo gratias!

Il pane e sale come rituale di saluto e di benvenuto in Romania. Celebrazione di benedizione della Cappella Cavanis.
Il pane e sale come rituale di saluto e di benvenuto in Romania. Celebrazione di benedizione della Cappella Cavanis.

Un altro momento importante della visita canonica di P. Piero è stato l’incontro con il vescovo della Diocesi di Iasi, Mons. Petru Gherghel, venuto specialmente in passaggio a Pascani per incontrarlo, mentre che si ritornava dai esercizi spirituali fatti con un gruppo grande di giovani a Sighetul Marmatiei, Transilvania, domenica sera. Lui ha visitato con la sua gente la Cappella e ha fatto di nuovo una piccola benedizione, essendo molto incantato di tutto. L’inno Cavanis ha risuonato dentro, cantato con entusiasmo dai nostri giovani e contaminando anche i cuori dei visitanti. Il Vescovo ha avuto alla fine un incontro privato con il nostro Superiore Generale. Si può concludere che il lavoro dei Padri Cavanis è stato riconosciuto con gratitudine dai entrambi vescovi della Diocesi di Iasi.

La cappella è una copia fedele del presbiterio della chiesa principale appartenente alla Casa del Sacro Cuore di Possagno - Italia.
La cappella è una copia fedele del presbiterio della chiesa principale appartenente alla Casa del Sacro Cuore di Possagno – Italia.

Lunedi mattina Padre Piero ha benedetto con la sua presenza il primo incontro con i giovani universitari, un nuovo progetto dei Padri Cavanis, che vogliono lavorare anche con i studenti, cominciando di quest’anno. Accompagnati di Padre Piero e Padre Elcio, 15 giovani universitari di Cluj e Iasi sono andati in un pellegrinaggio spirituale sul tragitto turistico : Monastero Voronet – Marginea (ceramica nera) – Monastero Putna – Santuario mariano Cacica. Come diceva Padre Elcio, nuove ,,perle Cavanis’’ sono entrate nel tesoro della nostra cara Congregazione!

Romania continua a lavorare, portando avanti il sogno dei nostri Venerabili Fondatori, Padre Antonio e Padre Marco Cavanis, e sfruttando qualsiasi possibilità di difondere il carisma, per la continuazione dell’Opera.

Jeni Perca

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